Altra considerazione importante è che i cristalli si sono formati alla profondità di alcune decine di chilometri con conseguente pressione di migliaia di bars ; tale pressione è stata necessaria per mantenere fluide le soluzioni alle temperature esistenti in loco . Le soluzioni acquose mineralizzatrici, indispensabili per la formazione dei cristalli , avevano le temperature e le pressioni comprese nella parte assegnata al quarzo nel diagramma pressione-temperatura delle varie fasi della silice ( Si O2).
E' da sottolineare che le temperature medie di formazione sono comprese fra i 200°C e i 700°C, e le pressioni comprese fra i 10 i 30 kbars . E' bene anche ricordare che il gradiente geotermico medio ( cioè l'incremento di temperatura che si misura nella crosta andando in profondità ) è di 30°C ogni 1000 metri e la pressione litostatica (cioè l'incremento di pressione causata dal peso delle rocce ) è di 250 bar ogni 1000 metri . Questi valori medi possono aver subìto anche importanti variazioni locali in funzione della presenza nelle vicinanze di masse magmatiche consolidate o di rilevanti quantità di acqua ricca di sali come il cloruro di sodio ,o di gas come il metano , o di anidride carbonica ecc. Altre modifiche a questi valori sono possibili per le variazioni della pressione litostatica , dovute ad ostacoli locali su movimenti estesi di pressioni orogenetiche . |
|