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Abito intermedio

  Lo sviluppo relativamente esteso dei romboedri acuti diretti e indiretti caratterizza l' abito intermedio dei cristalli di quarzo.

Le zone di formazione dei cristalli sono limitate alle zone di reperimento del quarzo di abito alpino e di fatto rappresentano il termine di passaggio fra il prismatico e l'acuto abito alpino .

La terminazione, pur presentando estese facce di romboedri principali, è smussata verso l'esagono da facce rigate di romboedri acuti di vario grado, formanti una superficie arrotondata, solitamente polisintetica come il resto del cristallo .

E' il classico quarzo a mosaico che caratterizza i cristalli dei Massicci Centrali delle Alpi, sovente affumicati e talora giganteschi. Il cristallo è spesso modificato da trapezoedri trigonali 'X' 'U' 'Y' di vario grado e da piccole facce di bipiramide trigonale 'S'.

 

 

 

 

 Bell'esempio di sviluppo di abito intermedio , su un cristallo di quarzo del Cervandone , Alpe Devero. mm 37.

Quarzo, esempio di passaggio dall'intermedio all'abito alpino. Alta val Formazza . mm 38.