Quartz crystals may be either simple or complex in form, depending on the local geologic history. Quartz veins are more numerous in the tightly folded portions of the sedimentary beds than in other areas. |
Dicono gli esperti che la crosta terrestre, il cui spessore medio è di circa quaranta chilometri, sia il risultato di una storia lunghissima iniziata quattro miliardi di anni fa, con l'agglomerazione dei planetesimi generati dalla nascita del sistema solare e poi raccogliendo per gravità polveri e bolidi che appartenevano all'orbita della terra . L'energia cinetica degli impatti dei corpi precipitati, il calore solare ed il calore generato dal decadimento radioattivo di tutta la massa, hanno fuso il protopianeta terra in una massa viscosa, che per effetto della gravitazione ha concentrato nel nucleo enormi quantità di ferro e nichel di alto peso specifico , circondandolo di silicati fusi di ferro e alluminio più leggeri . Questo ribollente e incandescente pianeta emetteva vapori
e gas che con il raffreddamento si condensavano in enormi nubi che
ricadevano sulla superficie come immani piogge ricche di acidi . Il
risultato fu una superficie ribollente di eruzioni laviche alterate
da incessanti piogge che dilavavano, disgregavano e raffreddavano
la crosta terrestre generando nella decomposizione nuovi composti
chimici di varia solubilità . |
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Sulla superficie del pianeta l'acqua condensata formava i mari in cui erano solubilizzati i cloruri e i solfati alcalini, mentre precipitavano per saturazione (a causa della bassa solubilità ), carbonati e solfati di calcio, di magnesio e ferro. Anche la comparsa della vita influenzò il processo contribuendo alla formazione dei carbonati insolubili e liberando grandi quantità di ossigeno. Le rocce della crosta disgregate e impoverite delle parti alcaline, fondendo per subsidenza causata dai moti convettivi del mantello, formarono delle rocce granitiche che ritornate insuperficie (a causa del basso peso specifico) e raccolte in ammassi formarono i cratoni costituenti le terre emerse galleggianti, sul magma alcalino sottostante . E' dalla trasformazione geologica di questa crosta di basso peso
specifico, ricca
Ossigeno e silicio infatti sono gli elementi più
abbondanti poichè arrivano al 75% del totale della crosta
.
Essi combinati nella molecola più semplice, formano la silice (SiO2) che, nelle varie modificazioni, totalizza il 12% di tutta la crosta, per la massima parte come fase quarzo alfa, stabile a pressione e temperatura ambiente . La silice, bisogna sottolineare, è il residuo dei silicati a cui sono stati sottratti gli atomi "alcalini" Ca (calcio), Na (sodio) , K (potassio) , Mg (magnesio) , Fe (ferro), dagli ioni "acidi" Cl (cloro) , SO4 (solfato) , PO4 (fosfato) , CO3 (carbonato), presenti nell'atmosfera e nelle acque circolanti in superficie. Anche le altre modificazioni, molto più rare della silice, si rinvengono quasi sempre come paramorfosi di quarzo alfa ; fra queste le più diffuse e di cui ci interessiamo sono: |
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1) quarzo beta o quarzo di alta temperatura esagonale, stabile da 573°C a 870°C, quindi in natura sempre presente come quarzo alfa paramorfo di quarzo beta ; 2) tridimite alfa esagonale, stabile sotto i 150°C, si forma dalla tridimite beta e diventa lentamente quarzo alfa . 3) coesite, rarissima, stabile solo in alta pressione, si trasforma facilmente in quarzo alfa . Se lo rapportiamo al volume della terra, noteremo che il nostro minerale è piuttosto scarso anche se diffuso, localizzato, insieme all'acqua in una sottile "pellicola " (di qualche decina di chilometri) della crosta sulle terre emerse e sulle scarpate continentali.
Praticamente ubiquitario è disperso in rocce cristalline, metamorfiche, sedimentarie e nelle sabbie derivate dalla disgregazione meccanica di queste. Come risultato finale della disgregazione di queste rocce avremo una sabbia composta di solo quarzo per la sua grande stabilità chimica e resistenza all'abrasione .Tali sabbie a volte mostrano caratteristiche particolari. Per esempio, nei fiumi le sabbie sono meno omogenee perchè non hanno ancora subìto tutto il loro processo di selezione . Sulla spiaggia continentale e nei deserti osserveremo altre caratteristiche; sulla riva del mare avremo una sabbia che tenderà ad essere molto arrotondata e lucida a causa del lavorio delle onde, mentre nei deserti la superficie sarà maggiormente ruvida per gli impatti fra di loro causati dal vento , (saltazione). Se una sabbia è composta sia da granuli
arrotondati sia da granelli spigolosi rimarcheremo la loro
diversa provenienza nel tempo e nello spazio, derivando
da rocce di diversa età. Naturalmente i granelli
spigolosi avranno percorso minore distanza, quelli arrotondati
potrebbero essere più antichi e derivare da arenarie
più volte formate e disgregate .
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