Quartz crystal, rock
crystal, or just plain crystal, it comes with many names and varieties.
Quartz colourless clear variety of
quartz named rock crystal. Coloured varieties of quartz , including amethyst, citrine, ametrine, smoky, rose, and others. |
Cristallo, dal greco "kristallos", letteralmente acqua gelata, ghiaccio. E' evidente il parallelismo fra la trasparenza del ghiaccio e quella del quarzo cristallino. Per questo nei tempi passati il quarzo era ritenuto acqua ghiacciata così fredda da non potersi più ridisciogliere . E' immaginabile lo stupore e la meraviglia dell'uomo preistorico nell'osservare i cristalli che ancora oggi affascinano i figli dell'era tecnologica : i cristalli hanno sempre destato stupore e meraviglia per le qualità intrinseche, quali la lucentezza, la forma, il colore, ma sprattutto per la trasparenza perfetta.
Un'ampia documentazione in questo senso ci è data dalle numerose testimonianze che sottolineano l'influenza del cristallo nei costumi sociali , nella poesia , nella letteratura , ma sprattutto nelle credenze religiose e nella tradizione esoterica . |
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Presso i Greci il quarzo violetto chiamato ametista era portato come amuleto oppure ingerito polverizzato, nella credenza che preservasse dall'ubriachezza . Il quarzo trasparente e incolore , chiamato cristallo di rocca , era usato come amuleto protettivo contro le emorragie , l'idropisia e il mal di denti .Nel Medio Evo si credeva che il cristallo di rocca spegnesse la sete e per questo se ne facevano brocche e bicchieri. Ciò che conduce l'uomo verso una attrazione particolare per questi corpi "strani",non è solo la bellezza intrinseca dei cristalli da cui si ricavano oggetti preziosi e ornamentali , ma è una sorta di logica interiore inconscia ,che confina spesso con la venerazione . Questa attrazione verso icristalli è forse dovuta ad una supposta qualità di corpo appartenente ad uno stato superiore , come se fosse uno stadio più evoluto della materia ,un elemento che faccia da ponte tra il visibile e l'invisibile . In una parola gli si attribuiscono caratteristiche magiche. Solo così si può spiegare l'odierna mania dilagante , proveniente dagli Stati Uniti, dell'uso scaramantico e curativo dei cristalli .
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L'approccio scientifico ai cristalli è cominciato con l'analisi cristallografica dei fiocchi di neve (il ghiaccio è ancora determinante! ) ed è proseguito per merito del nuovo metodo galileiano recepito tra il '600 e il '700 che , applicato allo studio della cristallografia , ha portato con un lungo cammino alla conoscenza delle leggi che ne governano le forme e le strutture reticolari. Anche se non è palese , i cristalli sono intorno a noi , giacchè tutto ciò che appartiene al mondo minerale ,salvo rarissime eccezioni , è cristallino . Se trascuriamo la parte organica dei suoli e alcuni rari " vetri " naturali , tutto il resto che ci circonda è cristallino.L'argilla ,il limo sono microcristallini ; la sabbia, i ciottoli , le morene , le rocce , le montagne sono cristalline ; spesso non sono individuabili perchè costituiti da piccoli cristalli mancanti delle facce esterne lucenti . Pur avendo le superfici esterne informi a causa del reciproco disturbo nella cristallizzazione in massa , l'interno dell'individuo cristallino è una perfetta costruzione dello stato solido della materia , governata da ferree leggi capaci di sviluppare ,in condizioni ottimali, dei perfetti solidi geometrici .
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Perciò si tende a trascurare uno degli aspetti fondamentali della materia inorganica ed a previlegiare l'aspetto biologico della superficie terrestre . Una causa di ciò potrebbe risalire ad una concezione arcaica della cristallografia , rimasta cartacea , ancora incapace di collegamenti intimi fra la materia organizzata dello stato solido , formata e dipendente da precisi canoni geometrici con relazioni fra la struttura cristallina e le discipline chimiche , fisiche e matematiche. Gli ambienti di formazione dei cristalli naturali sono in sostanza di due tipi , entrambi causati dal noto gradiente di temperatura esistente all'interno della crosta terrestre. Nel primo tipo , considerato di bassa temperatura , prevale l'importanza dell'acqua che solubilizza ; nel secondo prevale invece la temperatura alta che fonde la massa rocciosa . In pratica possono essere ricondotti ad uno solo perchè non esiste un distacco netto fra i due , anzi si può parlare di continuità : tutto dipende dai parametri chimici o fisici che entrano nell'equazione .In geologia viene definito processo pegmatitico- idrotermale .
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L'odierna perfetta conoscenza della struttura e della composizione chimica del quarzo ha permesso una produzione annua di molte tonnellate di cristalli sintetici sia per l'utilizzo tecnico che ornamentale .
Un cristallo si sviluppa allorchè per le mutate condizioni chimico-fisiche , da un sistema in equilibrio, si separano dei componenti aventi una struttura e una composizione costante . La loro aggregazione , dovuta ad affinità chimiche , forma materiale cristallino . Questo fenomeno continua finchè la massa ritrova un nuovo equilibrio ; se questo viene turbato , il cristallo può anche ridisciogliersi oppure aumentare di dimensione . Il liquido solvente , cioè l'acqua , è il mezzo con cui l'energia in eccesso o in difetto dissolve o ricostruisce il cristallo di quarzo in funzione della sua temperatura ( a pressione e ambiente chimico costante ). In natura il tutto è molto più complesso perchè entrano in campo i moltissimi componenti solubili delle rocce, che , uniti ai fluidi e ai gas ,in aggiunta alla pressione e soprattutto al tempo, creeranno gli individui cristallini . Per la formazione di alcuni cristalli di quarzo delle Alpi è stato calcolato un tempo di crescita di una decina di milioni di anni . Perciò , pensando agli eventi possibili in questo lasso di tempo ,quando osserviamo un cristallo , osserviamo veramente un miracolo della natura . Raramente , senza una esperienza specifica , alla prima osservazione di cristalli particolarmente ben formati si accetta che siano oggetti naturali ,coè non lavorati dall'uomo. |
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Già Plinio nei suoi scritti dice :"Non si riesce a capire facilmente perchè .......la levigatezza delle sue facce è così assolutamente perfetta che non la si può eguagliare con nessun mezzo artificiale....". E' per questi motivi , a cui ognuno di noi può essere sensibile o a molti altri ancora che ognuno intravede , che negli ultimi anni si è diffuso un interesse generalizzato , un'ansia di conoscenze mineralogiche che ha risvegliato in molti individui il desiderio di conoscere , di catalogare ,di capire e far propri questi misteriosi oggetti . Si è sviluppato per questo il collezionismo. Ciò ha portato verso le montagne numerose persone e le ha spinte a meditare , a riflettere e a porsi molte domande , a riconoscere nelle rocce che calpestavano la sede della formazione dei " loro " cristalli , a capirne le origini e forse a toglierne con rammarico l'alone fantastico e magico per meravigliarsi , semplicemente ma profondamente , della bellezza intrinseca della materia .
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