PHYSICAL PROPERTIES OF QUARTZ . The main physical properties of quartz are here listed and briefly explained: cleavage, specific weight, hardness, rotatory power, double refraction and colour, i.e. amethyst, smoky, citrine. |
Proprietà chimiche, ottiche, elettriche. Il quarzo è leggero (peso specifico 2,65) e duro. Confrontato
con i minerali più comuni, in leggerezza è superato
solo dal gesso, mentre per la durezza ( 7 della scala di
Mosh) è superato solo da alcuni granati, dalla tormalina
e dal berillo. Qualche volta, per eventi geologici particolari, si rinvengono nelle cavità cristallizzate frammenti di sfaldatura dei cristalli, a volte ricristallizzati a testimoniare che l'evento ebbe origine geologica e non meteorologica ( gelo ecc..). Quando è puro è incolore ed è definito cristallo di rocca o ialino (rock-crystal), ma la mancanza di colore non è indice di purezza ; infatti le ametiste , i cristalli affumicati e i citrini , che sono colorati ma trasparenti , spesso sono più puri di altri perfettamente ialini.
Per lungo tempo si è creduto che il colore fosse esclusivamente
dovuto alle impurezze colorate finemente disperse, entrate in soluzione
solida nel reticolo .
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Oppure il fenomeno si verifica anche se durante l'incorporazione degli atomi spuri sono seguite da radiazioni che attivano centri elettronici del colore (colore ametista e affumicato dei centri del colore ) con il risultato finale , in ogni caso , di modificare la luce che li attraversa alterandone la composizione spettrale e colorandoli in modo diverso secondo le impurezze possedute e la loro posizione nel reticolo cristallino. Le impurezze che sostituiscono il silicio, oltre a soddisfare l'equilibrio elettrico, devono avere dimensioni tali da poter entrare nell'edificio cristallino senza deformarlo eccessivamente, infatti le analisi ci confermano che gli atomi estranei trovati, hanno il raggio ionico compatibile con gli spazi reticolari e sono limitati sostanzialmente ad : Al , Fe , Na , K , H. ( alluminio e ferro legati all'ossigeno; sodio,potassio e idrogeno legati al ferro e all'alluminio) . Il colore ametista è dato da impurezze di ferro con valenza diversa dal ferro contenuto nel quarzo citrino. Impurezze di alluminio e contemporaneamente di metalli alcalini come sodio e potassio , sono indispensabili per generare il quarzo affumicato . In cristalli di questo colore il silicio tetravalente è sostituito nel reticolo dall' alluminio trivalente, ma quest'ultimo, per saturare tutte le valenze, è sempre accompagnato dai metalli alcalini o dall' idrogeno che sono monovalenti. Se l'idrogeno supera una certa quantità percentuale , rispetto al potassio od al sodio , la formazione dell'affumicato non è più possibile . Queste colorazioni da radiazioni sono state provocate nell'ultima fase di cristallizzazione , dopo che l'ambiente di formazione dei cristalli si è raffreddato sotto la temperatura di decolorazione, che nei cristalli affumicati si può stimare tra i 150° C e i 200° C. |
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Le radiazioni che hanno colpito i nostri cristalli di quarzo, e che avevano energia sufficiente per inserire elettroni nel reticolo, sia che provenissero dai raggi cosmici o dai minerali contenuti nella roccia che li ospitava , hanno letteralmente bombardato per tempi lunghissimi i nostri cristalli , anche se debolmente , generando a volte colori leggeri appena percettibili , che si possono in molti casi rinforzare con radiazioni ad alta energia ( raggi alfa , gamma , X ,). In cristalli molto colorati si può osservare che il colore è spesso distribuito a bande parallele alle superfici esterne , e che le bande parallele ai romboedri sono più dense di colore. I colori prodotti in questo modo , in cristalli di quarzo spesso limpidissimi , variano di tonalità e di intensità secondo la direzione di osservazione ; la colorazione a volte non è pura , più colori possono coesistere ed essere distrutti selettivamente dal calore.
Il calore rimuove gli elettroni inseriti nel reticolo dall'alta energia subìta con la radiazione , distruggendone il centro cromatico .Per esempio nelle ametiste , per riscaldamento , si distruggono i centri del colore violetto e la colorazione gialla risultante è provocata dal ferro contenuto come impurezza ; perciò questo colore è di tipo diverso del colore citrino che scompare anch'esso per riscaldamento .
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Il quarzo è anche piezoelettrico e piroelettrico : sono due aspetti della stessa caratteristica , cioè la deformazione del reticolo genera elettricità , sia che venga indotta per azione meccanica sia per azione termica , che produce deformazione del cristallo per dilatazione differenziata secondo le direzioni vettoriali . ( Quando si taglia un cristallo di quarzo si vede molto bene la luce emessa anche se si opera con una lama immersa nell'acqua ) Riscaldando il cristallo , si sviluppa elettricità positiva sugli spigoli dell'esagono su cui si sviluppano le facce di bipiramide e trapezoedro e da cui emergono gli assi " a " digiri . Per raffreddamento o compressione , nella stessa direzione degli assi " a " si sviluppano cariche negative . La stessa proprietà farà deformare il cristallo che è attraversato da una corrente elettrica . Collegando in parallelo un campo elettrico alternato ad una sezione opportunemente sagomata di cristallo , questa comincia ad oscillare e poi a vibrare in modo costante , in funzione della direzione di taglio e dello spessore della lamina . Tale proprietà è chiamata "stabilizzazione di frequenza " ed è la caratteristica che lo rende prezioso in campo tecnico .
Sono state misurate grandi differenze di rotazione delle varie lunghezze d'onda della luce . Per tale caratteristica , in condizioni opportune e usando la luce bianca (che comprende tutto lo spettro ) , si ottengono vivissimi colori di interferenza. |
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COLORE DOVUTO ALLE INCLUSIONI Il colore rosso del quarzo, causato da ferro idrossido, è rarissimo in Italia , è invece abbastanza frequente in Spagna nei gessi diagenizzati della zona di Valencia , denominato "quarzo di Santiago di Compostella " perchè utilizzato per oggetti ricordo dei pellegrini che si recano al quel santuario da centinaia di anni. Nel nostro paese è stato rinvenuto, con altri colori, solo in piccoli cristalli di quarzo bipiramidato delle idrotermaliti del bolognese, i cui vari colori sono probabilmente tutti dovuti a ossidi metallici finemente dispersi.
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