ALPHA AND BETA QUARTZ. The paragenetic conditions for the formation of high temperature and low temperature quartz crystals and phase relations their mineral associations are here deepened. |
La modificazione beta si mostra bipiramidata e con abito caratterizzato dalla mancanza quasi totale del prisma esagono ( a volte si presenta ridotto e molto raramente sviluppato sui valori medi , probabilmente per crescita avvenuta al cambiamento di fase all'abbassarsi della temperatura o della pressione).
In alcune località è tipico l'abito a "botte" dei cristalli spesso ametistini. Le dimensioni dei cristalli , sempre modeste , vanno da individui submillimetrici a cristalli di qualche centimetro. Spesso i cristalli della fase beta dei plutoni sono lattescenti ed hanno gli spigoli arrotondati perchè corrosi dalle ultime soluzioni circolanti nella massa rocciosa in modo da dare cristalli tondeggianti . Si può supporre con ragione che nei graniti alle alte temperature si siano formati inizialmente cristalli di tipo beta e successivamente con il raffreddamento sia avvenuto il cambiamento di fase ed abbiano poi continuato la crescita come quarzo alfa . Il quarzo delle idrotermaliti si presenta limpido solo nei cristalli piccoli , solitamente è colorato in grigio scuro per inclusioni di magnetite . Non mancano altri colori come verde , nero , azzurro , rosso , marrone , giallo , latteo . Tutti i colori sono dovuti ad inclusioni finissime di solfuri e ossidi metallici di vario tipo , presenti occasionalmente in cristalli di alcuni millimetri . Il quarzo beta ( pseudomorfo di alfa) è sempre geminato del Delfinato , tale geminazione è formata da blocchi cristallini grossolanamente radiali che, piccoli al centro , si ingrossano tridimensionalmente verso la periferia del cristallo a comporre una bipiramide esagona . La geminazione secondaria è evidentemente dovuta a varie cause legate al raffreddamento, come tensioni interne per contrazione del volume,al cambiamento di fase e di struttura ed infine alle inclusioni .
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Il quarzo beta è stato scarsamente studiato per la difficoltà di approccio ai cristalli che devono essere riscaldati alle temperature necessarie al mantenimento della fase beta ; inoltre è di scarso interesse tecnologico perchè in cristalli piccoli e solitamente geminati del Delfinato e con molte inclusioni. Mancano anche analisi per la determinazione di eventuali impurezze anche dei piccoli cristalli limpidi .
Il quarzo alfa ( formatosi a bassa temperatura) si differenzia nell'aspetto secondo le condizioni di cristallizzazione ,ma è caratterizzato dallo sviluppo prevalente secondo l'asse "C". Queste differenze non ne cambiano però la struttura cristallina . |
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Schematizzando , si potrebbe dividere l'ambiente di formazione del quarzo alfa in tre fasce di temperatura e relativo ambiente chimico , tenendo presente che le temperature sono riferite alla pressione ambiente e che in funzione della pressione e del chimismo sono possibili sovrapposizioni anche importanti delle fasce di temperatura qui sotto schematizzate .
temperatura 180 - 250 °C- ambiente di formazione del quarzo
idrotermale caratterizzato da crescita lamellare o di "Bambauer"
a strati concentrici con maggiore o minore sviluppo secondo l'asse |
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Le inclusioni minerali sono rare , possono essere inglobate soluzioni acquose , argille , solfuri , sostanze organiche . A questa categoria appartiene anche il quarzo con crescita a tramoggia ,avente inclusioni liquide con presenza di idrocarburi. - temperatura 250 -350 °C- ambiente di formazione del quarzo idrotermale di media temperatura . E' il classico quarzo di fessura alpina con cristalli di dimensioni massime relativamente modeste ( 20-30 cm.), di limpidezza a volte perfetta , di tipo prismatico più o meno sottile fino ad aciculare ,ancora a crescita lamellare alle basse temperature , miste invece a porzioni cristalline allungate secondo l'asse di massima crescita per le temperature più alte .
Spesso geminato del Delfinato , presenta fantasmi di crescita, inclusioni di gas e inclusioni di tipo primario e secondario. Alle basse temperature è geminato del Brasile con inserti di tipo lamellare e geminato del Giappone qualche volta a cuore . Le inclusioni minerali sono prevalentemente di tipo meccanico .(accrescimento del cristallo di quarzo che ingloba un minerale preesistente).Sono rari gli affumicati e alle alte temperature si possono osservare i cristalli con banda lattea chiamati "faden". CRESCITA MACROMOSAICA - temperatura 350-573°C formazione del quarzo idrotermale-pneumatolitico di alta temperatura , (definito pneumatolitico oltre i 374°C, che è la temperatura critica dell'acqua , cioè il punto da cui non è più possibile liquefare l'acqua con qualsiasi pressione ) cristallizzato da soluzioni diluite in tempi estremamente lunghi (milioni di anni ) e ad alta pressione . E' il quarzo a volte gigante delle Alpi Centrali, spesso affumicato. L'aspetto è meno squadrato e comprende cristalli di tipo intermedio, formati da un mosaico di porzioni cristalline non perfettamente allineate è derfinito quarzo macromosaico. Sempre geminato del Delfinato in modo irregolarissimo , mostra rari geminati del Brasile . Sono assolutamente assenti i geminati del Giappone .
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Alle più basse temperature si possono formare i cristalli con banda lattea .Le inclusioni sono disposte irregolarmente e concresciute con il quarzo . Qualche volta , in ambiente particolare , si sono formati cristalli curvi in accrescimento sub-parallelo elicoidale denominati Gwindel . In ambiente ricco di anidride carbonica (calcescisti) si sono formati cristalli definiti di "abito alpino" o abito ticinese . Tali cristalli caratterizzati dal marcato sviluppo di romboedri acuti assumono un aspetto appuntito e mostrano una struttura a mosaico così accentuata da risultare quasi fascicolata (rarissimamente in aggregati curvi) In essi le inclusioni liquide sono di soluzioni acquose e anidride carbonica liquida , le solide cristalline di minerali inglobati o in crescita contemporanea : ematite , rutilo , sagenite, clorite , muscovite, ecc.
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