AXES, EDGES AND APEXES. Here you can find descriptions of the differences between crystallographic axes and spatial axes of the solid quartz. The axes of symmetry of high-quartz (hexagonal) and low-quartz (trigonal) are here precisely defined. |
E' opportuno ricordare la differenza fra gli assi cristallografici e gli assi ortogonali o cartesiani . Gli assi ortogonali dividono lo spazio in "ottanti ", sono formati da tre rette che si intersecano ad angolo retto in un punto dello spazio definito " O ". Per convenzione si rappresenta il quarto di spazio a destra in alto dell'osservatore e si denominano " x " , " y " , " z " , i tre assi che hanno origine in " O " ( servono come coordinate spaziali per definire altezza , larghezza , profondità di un corpo o della sua posizione nello spazio) . L'asse x esce verso l' osservatore , l' asse y è orizzontale parallelo all' osservatore , l'asse z è verticale , parallelo anch'esso all'osservatore ; i prolungamenti di tali assi , oltre il punto d' incontro sono negativi (nel disegno tratteggiati -x ,-y ,-z ). Gli assi cristallografici invece sono assi di simmetria , (ogni classe di simmetria ne possiede uno specifico ) che dividono il cristallo in parti equivalenti ; queste parti in cui è suddiviso il cristallo sono sovrapponibili fra di loro per rotazione di gradi specifici per ogni grado di simmetria ; l'origine degli assi è all'interno del cristallo . Nel quarzo esagonale beta di alta temperatura si hanno sette assi di simmetria , uno verticale che è parallelo all'asse ottico e sei assi di simmetria che si incontrano perpendicolari al centro del cristallo e coincidono con gli spigoli della bipiramide esagonale . Nel quarzo trigonale alfa , cioè di bassa temperatura, si hanno quattro assi di simmetria ; uno verticale (asse "C") parallelo all'osservatore , che percorre l'asse ottico del cristallo, incontra un piano a 90° su cui giacciono e convergono verso l'asse "C " tre assi " a " formanti angoli di 120° fra di loro .Essendo polari cioè avendo un senso, sono rappresentati da una freccia "a1", " a2" , "a3 ". L'asse "C" è ternario e trigiro, ( significa che per rotazione del cristallo su questo asse ogni 120° si ripresenteranno le stesse facce ad indicare la loro stessa identità) ed emerge dai vertici del cristallo
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Gli assi "a" sono binari ed emergono dal centro dei tre spigoli di polarità elettrica positiva (osservabile per riscaldamento )su cui convergono le facce di trapezoedro trigonale "x" e di bipiramide trigonale "s". Quindi se prendiamo in esame per il momento solo le forme più frequenti , ogni porzione completa di cristallo trigonale è complessivamente formata da un insieme di dieci facce principali al cui centro emerge un asse "a" polare ; vale a dire : due facce di esagono (m) , due di romboedro diretto (r) , due di romboedro indiretto (z) , due di bipiramide trigonale (s) e due di trapezoedro trigonale (x) Per rotazione di 180° intorno all'asse "a" queste dieci facce sono sovrapponibili . Per rotazione intorno all'asse "C" una porzione di dieci facce ogni 120° incontrerà il corrispondente asse "a " e completerà il cristallo con una rotazione di 360° ( trigira ) . Nel caso di cristallo di segno opposto ( enantiomorfo ), l'insieme di dieci facce sarà speculare al primo esempio.(vedi disegno) Le facce di prisma esagono sono coniugate , cioè hanno un senso , sono orientate contrapposte anche se equivalenti ; infatti entrambe sono chiuse da un romboedro diretto (r) da un lato e indiretto (z) dall'altro : per distinguerle sono accompagnate da 1 e da 2 (m1 e m2) .Ogni faccia di esagono si può con ragione considerare come originata sullo spigolo con "r" e terminata sullo spigolo con "z".(perciò sono uguali ma contrapposte)
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Le facce descritte sono determinate da solidi geometrici possibili , paralleli a piani di maggiore densità strutturale , chiamati " forme " che concorrono a determinare l' aspetto del cristallo . Le condizioni chimiche e fisiche influenzeranno lo sviluppo preferenziale di alcuni di questi solidi geometrici e ne determineranno , nel loro insieme , l'aspetto esteriore del cristallo chiamato "abito" . In altre parole l'aspetto dei cristalli può essere diverso secondo le condizioni di formazione , ogni faccia del nostro cristallo non è casuale , ma dipende direttamante dalla struttura cristallina ( reticolo ) , che a sua volta dipende direttamente dal " modulo quarzo ".
Un sistema di coordinate cristallografiche chiamate "indici " consente di fissare esattamente la posizione spaziale delle facce , ma per semplicità si usano normalmente i corrispondenti simboli letterali visti sopra . In letteratura è riportato un numero molto grande di indici ( il Dana ne enumera ben 535 !! ), ma in larga parte sono incerti o rifiutati perchè le attribuzioni non sono state fatte rispettando tutte le rigorose condizioni necessarie per una esatta misurazione cristallografica . Questo ha portato a classificare erroneamente facce di corrosione e facce vicinali come forme , ed anche cristalli geminati come semplici . Le facce sopra descritte sono le più frequenti però altre sono possibili in alcune giaciture .
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Nel disegno sotto riportato si vede che sullo spigolo generato da "m1"e "r" , si formano a volte strette facce lucenti di romboedri acuti diretti ( sul disegno rappresentati dal colore verde chiaro ) di simbolo "M" , " G " e " f " .In casi particolari per temperatura e chimismo esse si svilupperanno moltissimo , formando cristalli appuntiti di aspetto triangolare denominati " abito alpino ". Sullo spigolo formato da " m 2 " e " z "a volte compaiono delle facce che smussano lo spigolo , sono dei romboedri acuti indiretti di simbolo "-M " , "- G " e "- f " (qui rappresentati dal colore arancio),sono solitamente rigati con andamento parallelo allo spigolo sopradetto .
In casi particolari questi romboedri indiretti sono molto sviluppati fino a dare cristalli a sezione triangolare , simili in apparenza ai cristalli di abito alpino ma di aspetto molto più snello , denominati " abito di Muzo ". Se invece si avrà un grande sviluppo dei trapezoedri negativi , generati sullo spigolo dove esce l'asse "a "( sul disegno rappresentato in viola ) si avrà la formazione di cristalli con rigature parallele alla faccia "S" .Se saranno molto sviluppate si formeranno cristalli dall' "abito di Cipò "; anche questi a sezione triangolare. (Osservare attentamente i disegni per confrontare i romboedri acuti dei vari "abiti", per la loro relazione con il romboedro "r" ) . Sul vertice formato dalle facce "r" , "z" e " m1" e "m2" compaiono abbastanza spesso facce rombiche di "bipiramide trigonale S " di aspetto solitamente lucente , qualche volta sono rigate parallelamente allo spigolo possibile fra il romboedro positivo "r" e il prisma " m2 " . Questa caratteristica fa riconoscere il senso del cristallo in mancanza dei trapezoedri trigonali " x " , "y " , "u". Queste forme compaiono tutte fra il romboedro " r " ,
la bipiramide " s " ed il prisma " m 1 ", molto
raramente sono osservabili altre due forme " P " e "a
" : la prima " P "
sta a smussare gli spigoli estremi di " r "che se molto
sviluppati fanno da terminazione al cristallo , e l'altra "a " è un trapezoedro positivo che sta
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