GRANITIC - RHYOLITIC ROCKS . In this chapter we describe the geological environments, typical of granitic plutons, and of pegmatitic veins to which they are connected, generating low-quartz and high-quartz crystals and tridymite. |
Le giaciture granitiche e riolitiche appartengono alla classificazione
delle rocce "acide" ricche di silice.Sono definite acide
le rocce nella cui composizione la silice
Sulla genesi della loro formazione si può accettare per entrambe l'ipotesi che vaste porzioni di crosta continentale (frutto delle trasformazioni e alterazioni precedenti) siano state trascinate in profondità , quando due zolle entrate in collisione hanno provocato la fase orogenetica di una catena montuosa . Le rocce inghiottite sono fuse fra i 30 e i 40 Km . di subduzione , ( il gradiente di temperatura è 30 ° C ogni Km di profondità ) ove esistevano le alte temperature richieste per la fusione .I fluidi risultanti essendo leggeri sono risaliti attraverso gli strati rocciosi, raffreddandosi lentamente .
Il consolidamento come granito si è verificato se la risalita è stata interrotta dal raffreddamento (in questo caso l'affioramento in superficie è avvenuto molto tempo dopo con la demolizione degli strati ricoprenti ).Se invece il raffreddamento è avvenuto negli strati superficiali , come conseguenza di intrusioni in filoni e faglie , si avrà una riolite .Il contenuto di acqua e di gas presente nel fuso ha influito sulla loro fluidità e sul punto di fusione ,potendo variare fra gli 800 e i 1050° C . |
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Sotto tale temperatura , e fino ai 374°C.,che è la temperatura critica dell'acqua (varia con la salinità dei fluidi) si avrà lo stadio pegmatitico- pneumatolitico con deposizione di cristalli di quarzo alfa (in questa fase il quarzo beta si sarà trasformato in alfa ) . I fluidi arricchitisi di sali e componenti mineralizzatori con la diminuzione della temperatura permetteranno la cristallizzazione anche di altri minerali , provocando inclusioni nelle formazioni dei quarzi cristallizzati successivamente.
A temperatura inferiore ai 374° C si avrà lo stadio idrotermale con deposizione della residua silice cristallina come quarzo alfa di bassa temperatura . E' da rilevare che la massa granitica in contrazione, a causa del raffreddamento, ha prodotto cavità riempite dalle soluzioni che hanno generato cristalli di quarzo a volte giganteschi, proporzionati alle dimensioni della cavità . I minerali di tali cavità hanno subìto innumerevoli
trasformazioni ed eventuali cristalli di quarzo beta formatisi all'inizio
della cristallizzazione possono essere stati fratturati dalle tensioni
generate dal raffreddamento, per ritornare a crescere come quarzo
alfa , quando la temperatura è diminuita .Le soluzioni silicee
per ulteriore raffreddamento sotto i 150° C. si sono infine depositate
come silice idrata |
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E' per questo motivo che nel granito di Baveno si possono osservare multiformi tipi di cristalli ed anche deposizione di ialite (Hyalite) . La loro formazione si è realizzata nelle più svariate condizioni di temperatura , pressione e ambiente chimico esistenti nei miaroli pegmatitici , veri micro-ambienti locali . A conferma delle molteplici condizioni esistenti nei graniti è abbastanza facile rinvenire cristalli che al raffreddamento (sotto i 150°C che è la temperatura necessaria alla decolorazione degli affumicati ) sono stati bombardati dalle radiazioni esistenti nella massa per dare cristalli affumicati ed anche morioni. Nelle rioliti i fenomeni sono stati più semplici perchè il fuso, venendo in superficie rapidamente, si è espanso e "coagulato" istantaneamente quando ha perso i fluidi solubilizzati dalla pressione . Infatti in queste rocce è presente spesso anche del materiale scoriaceo vetroso che non ha potuto cristallizzare per mancanza di acqua o di tempo sufficiente .
Nelle bolle contenenti i fluidi mineralizzatori si ritrovano cristallizzati sia il quarzo beta sia la tridimite che sono ambedue fasi di alta temperatura e bassa pressione . In alcune giaciture del vicentino (Colli Euganei ) nella stessa cavità miarolitica , si possono osservare entrambe le fasi della silice ed anche sintassie del quarzo beta su tridimite .
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